La scuola è iniziata. Per i nostri figli, si tratta di un momento importantissimo: a scuola si studia, si impara a stare con gli altri, si fa sport, si stringono amicizie. In una parola, si cresce. Ecco perché una scuola salubre è importante. In questo post, 7 consigli UpSens per una scuola sana e attenta al benessere.
Per milioni di bambini e ragazzi in tutta Italia ricomincia la scuola. E si sa, dopo la famiglia, la scuola è il luogo più importante per la crescita. A scuola si studia, si impara a stare con gli altri, si fa sport, si stringono amicizie che talvolta durano tutta la vita. Mediamente, un ragazzino passa a scuola circa mille ore l’anno: davvero moltissimo tempo! Ecco perché è fondamentale offrire ai più piccoli una scuola che non sia solo valida, sicura e al passo con i tempi, ma anche salubre. In grado di offrire un ambiente attento alla loro qualità della vita, al loro benessere, alla loro salute.
UpSens ha fatto della salute dei più piccoli un suo cavallo di battaglia. Il nostro approccio al benessere dei bambini e dei ragazzi è olistico, e non si limita a migliorare la qualità della loro vita a casa, proteggendoli dall’elettrosmog, da un eccesso di anidride carbonica, dalle insidie dei VOC.
È importante garantire una buona qualità della vita anche a scuola. Ecco dunque 7 consigli UpSens per una scuola più salubre e accudente nei confronti dei nostri figli.
1. Contrastare l’anidride carbonica
Grazie alla scienza sappiamo che troppa anidride carbonica (CO2) in un’aula scolastica può rendere gli alunni meno concentrati, e può provocare un calo del loro stato di benessere. Infatti già a partire da livelli pari allo 0,10% (1000 ppm) l’anidride carbonica crea sonnolenza, andando a compromettere la concentrazione. E ovviamente a scuola i nostri figli devono essere concentrati, un calo di attenzione può portare a un apprendimento meno efficace. E occhio ai livelli di anidride carbonica in palestra, dove si consuma più ossigeno.
Per inciso, con UpSens AIR+ è possibile rilevare in modo preciso e accurato il livello di anidride carbonica in uno spazio chiuso.
2. Meno ansia, meno stress
La scuola può essere una grandissima fonte di ansia per i nostri figli. E questo vale ancora di più al rientro, quando magari gli insegnanti valutano come sono stati svolti i compiti per l’estate, e partono le prime verifiche e test. I più piccoli, poi, possono essere in ansia per l’arrivo di una nuova maestra, o per il passaggio dalle materne alle elementari, o dalle elementari alle medie. Un papà o una mamma, in questi frangenti, possono essere di grande aiuto: incoraggiando, scherzando, sdrammatizzando, facendo un piccolo regalo di buona fortuna, come un libro, una penna un po’ insolita, dei pennarelli nuovi…
3. Allarme detersivi
Come abbiamo già scritto in un precedente post, molti prodotti per la pulizia contengono sostanze chimiche potenzialmente inquinanti. Sostanze che in ambienti chiusi (come appunto le aule scolastiche dei nostri figli) possono raggiungere concentrazioni maggiori che all’aperto. Fortunatamente sul mercato si trovano sempre più detergenti naturali e biodegradabili, efficaci ma non inquinanti! Naturalmente questi prodotti costano di più: ma magari si può aiutare la scuola ad acquistarli organizzando una colletta tra i genitori. Oppure si può provare a farli in casa, sarà divertente!
E con UpSens AIR (o AIR+) si può misurare il livello di total VOC (composti organici volatili) nelle aule.
4. Attenzione all’inquinamento elettromagnetico
Tenere a bada il livello di elettrosmog (alias inquinamento elettromagnetico) deve essere una priorità non solo a casa ma anche a scuola. Di sicuro a scuola il luogo più a rischio è la cosiddetta aula computer, dove i bambini imparano come si usa un pc e i più grandicelli apprendono i rudimenti dell’informatica. Ancora, il router Wi-Fi dovrebbe essere acceso solo quando è davvero necessario, e a esso si dovrebbe preferire il collegamento via cavo alla rete.
UpSens ha realizzato a tale scopo un dispositivo, UpSens WAVE, in grado di misurare in modo preciso e accurato il livello di inquinamento elettromagnetico in uno spazio chiuso.
5. Merendine mediterranee
UpSens crede in un’alimentazione sana, ispirata alla famosa dieta mediterranea, che vede la pasta integrale, la frutta, la verdura, i legumi e il pesce azzurro in prima linea (ne abbiamo già parlato in un precedente post). Una merendina sana (come un bicchiere di macedonia, un bel frutto, o un panino integrale con un pezzetto di cioccolato fondente) può essere una splendida alternativa a dolciumi e altri cibi sfiziosi, ma poco sani. Spesso nelle scuole medie ci sono le cosiddette “macchinette”: perché non chiedere alla scuola di farle rifornire anche di frutta, succhi biologici, biscotti con cereali integrali e insalatone? Ci guadagnerà la salute sia degli alunni, che degli insegnanti!
6. Umidità, piaga delle scuole
D’inverno molte zone d’Italia sono umide. Assai umide. In questo modo imperversa la muffa, che non fa bene né agli edifici né ad alunni e insegnanti.
Con UpSens AIR (o AIR+) si può misurare il livello di umidità nell’aria delle aule, e in base alle misurazioni chiedere alla scuola di agire per tenere sotto controllo il pericolo muffa. Ancora una volta, ci guadagnerà la salute sia degli alunni che degli insegnanti! E la scuola, intervenendo tempestivamente, risparmierà un bel po’: un conto una macchiolina di muffa oggi, un altro una grossa chiazza domani.
7. Spegnere i telefoni cellulari
I telefoni cellulari e la scuola non vanno d’accordo, tanto è vero che in molti paesi del mondo si cerca di scoraggiarne l’uso in aula. Prima di tutto, i telefonini distraggono i nostri figli, rendendoli meno attenti e proattivi (e danneggiando, durante l’intervallo, il processo di socializzazione con i compagni di classe). E poi l’elettrosmog non è il massimo, specie per i più piccoli. Nel 2011 i campi elettromagnetici sono stati classificati come “possibilmente cancerogeni per gli esseri umani”. Ovviamente spegnere i telefoni cellulari in classe è un obbligo per tutti, non solo per i bambini ma anche per gli insegnanti e i bidelli. Anche i genitori potrebbero essere i primi a dare il buon esempio, diminuendo l’uso dello smartphone.
Per conoscere meglio la tecnologia UpSens, si visitino anche le altre sezioni di questo sito. E naturalmente… buon inizio di scuola a tutti!