“Gli alberi sono santuari” diceva il grande poeta svizzero-tedesco Hermann Hesse. In realtà non solo gli alberi, ma tutte le piante sono santuari. Di vita, di salute, di benessere. A dircelo, oltre ai poeti e agli scienziati, è anche l’esperienza quotidiana: ecco perché ci piace andare al parco, contemplare il verde della campagna, riempire i nostri balconi di fiori. E del resto noi esseri umani siamo geneticamente inclini alla passione per la natura, per il verde, per la vita (quella che un famoso biologo ha chiamato “biofilia”, ispirandosi – indovinate un po’ – al pensiero di un altro grande poeta).
Per centinaia di migliaia di anni gli esseri umani – e i loro antenati – sono vissuti a strettissimo contatto con gli alberi, coi fiori, con gli arbusti, con le piante che da sempre popolano la Terra. Oggi, che trascorriamo gran parte del nostro tempo in spazi chiusi, non dobbiamo dimenticare quest’antichissima verità. Le piante ci fanno bene. Molto bene. Ecco un piccolo decalogo che convincerà ogni lettore o lettrice a correre al vivaio più vicino:
1. Vedere il verde rigoglioso delle piante d’appartamento fa calare lo stress, aumentando la nostra concentrazione quando siamo in ufficio o in studio, e la nostra pace interiore quando siamo a casa.
2. Le piante hanno un impatto positivo sulla nostra attività celebrale, e giovano all’umore, a tutto beneficio dell’armonia familiare, e della creatività quando si è a lavoro.
3. La qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre case e nei nostri uffici migliora grazie a piante di gran classe come lo spatifillo (spathiphyllum wallisii “mauna loa”) o il crisantemo giapponese (chrysanthemum morifolium), che purificano l’aria assorbendo VOC come la formaldeide e il benzene.
4. Le piante ingentiliscono ogni ambiente, ma in modo economico e pratico. Insomma, sono un fantastico complemento d’arredo, quasi a costo zero.
5. Le piante ci aiutano a ricordarci che nella vita non c’è solo il lavoro, o lo schermo di uno smartphone (per inciso: in ufficio come a casa, occhio all’elettrosmog!). Di tanto in tanto ci si può concedere una bella camminata nel verde. Secondo studi autorevoli, una passeggiata nel bosco (shinrin-yoku; in giapponese, bagno nella foresta), fa bene alla pressione sanguigna, alla frequenza cardiaca, alla serenità mentale.
6. Le piante ci insegnano le disciplina e la quiete. Bisogna dissetarle, potarle, concimarle, rispettare i loro ritmi. Insomma, ci inculcano una pedagogia del dovere, della calma e della cura che è un eccellente antidoto ai frenetici ritmi del lavoro e del digitale.
7. Grazie alle piante acquisiamo una maggior consapevolezza sul ruolo cruciale della natura per il nostro benessere e la nostra salute. La Terra è la casa di tutti, e le piante sono le sue pareti. E noi esseri umani siamo, in primis, esseri viventi, non macchine: le piante sono un verde memento che ci ricorda la nostra dimensione biologica.
8. Oltre a purificare l’aria, certe piante la rendono più ricca di ossigeno. Per esempio la simpatica sansevieria trifasciata (alias lingua di suocera) di notte emette ossigeno, rendendo il nostro sonno più efficace. E l’epipremnum aureum (potos) fa meraviglie contro l’ozono.
9. Le piante sono in grado di ispirarci, di farci viaggiare con la fantasia. Chi non rimane affascinato dallo splendore di un’orchidea in fiore? Chi non pensa all’aspra bellezza dei deserti americani osservando delle succulente?
10. È stato dimostrato che i malati guariscono più in fretta se in casa o negli spazi della clinica ci sono un po’ di fiori e piante, e magari se la loro finestra si affaccia su un luogo verde.
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foto in copertina: courtesy of V. Giambartolomei
angela
Apr 26, 2018 at 20:04
buono a sapersi, grazie!