QuAir è la nuova soluzione UpSens per monitorare la qualità ambientale degli spazi indoor. In un precedente post Ketty Paller, CEO e co-fondatrice di UpSens, e Gabriele Endrizzi, HW e SW developer dell’azienda, hanno illustrato alla nostra community la portata di questa nuova tecnologia così innovativa. In questo nuovo post ci danno qualche dettaglio tecnico in più, e ci spiegano perché QuAir – soluzione precisa e altamente customizzabile – è così interessante per le aziende, comprese quelle che si occupano di sistemi di sanificazione e quelle attive nel settore della ventilazione. Buona lettura!
QuAir è la soluzione perfetta per aziende e hotel
Ketty, QuAir è la nuova soluzione UpSens per monitorare la qualità ambientale degli spazi indoor. Chi l’ha scelta sinora?
Vari produttori di sistemi di sanificazione e aziende attive nell’ambito della ventilazione, e che quindi si occupano di sistemi di ventilazione meccanica così come di estrattori d’aria. In realtà qualsiasi impresa che si deve occupare del controllo della qualità dell’aria negli spazi indoor può essere interessata, specie se si tratta di ambienti molto frequentati. Penso, a titolo di esempio, a un ufficio, a un negozio, a un centro commerciale, a un ristorante; ma anche a una scuola, a una sala d’aspetto o a un mezzo di trasporto, come un treno o una nave. In poche parole, spazi chiusi e frequentati da molto persone, dove è importante monitorare la qualità dell’aria.
Quindi QuAir è una soluzione integrabile in altri prodotti o altre tecnologie?
Assolutamente sì, è un dispositivo altamente personalizzabile. A seconda delle necessità del cliente possiamo inserire il cuore tecnologico del nostro dispositivo nel prodotto di interesse. Pensiamo ad esempio a un sistema di ventilazione meccanica. Una volta che il nostro QuAir è nel sistema è disponibile la funzione di attivazione della ventilazione quando è necessario in base ai parametri rilevati, e si può anche tenere sotto controllo l’esatto numero di volte in cui il sistema è stato in funzione e per quanto tempo, tutti dati utili per la manutenzione predittiva. Quando realizziamo un progetto tailor-made, basato sulle esigenze specifiche del cliente, il nostro QuAir può interagire con altri prodotti e renderli più smart, oltre a registrare dati necessari per offrire ulteriori servizi collegati al prodotto del cliente.
Come la già citata manutenzione predittiva.
Esatto.
QuAir attivo in uno degli uffici di UpSens
Gabriele, qual è stata la sfida tecnica più complessa che hai dovuto affrontare nella realizzazione di QuAir?
È stata la miniaturizzazione, necessaria per poter includere in un contenitore che misura solo 6,5 cm per lato tutti i sensori richiesti per rilevare i vari parametri.
E invece qual è la caratteristica di QuAir che, come tecnologo, ti rende più fiero?
Essere riuscito a sviluppare un unico sensore in grado di misurare tanti parametri diversi. È un sensore multiparametrico, e può sostituire la maggior parte dei sensori in commercio.
Quindi nonostante rilevi e misuri diversi parametri, dall’anidride carbonica all’umidità, dalla pressione ai VOC totali, QuAir è un unico sensore?
Esatto, e questo non è affatto scontato. Ti faccio un esempio. Di solito il gestore di un Building Management System deve acquistare diverse sonde, una per ogni parametro che intende misurare, dopodiché deve anche creare vari protocolli per ogni sensore. Noi di UpSens, invece, abbiamo creato un sensore che ha un unico protocollo. In pratica per tutti i parametri bisogna comunicare con un unico sensore, e questo semplifica l’intera gestione.
E a livello energetico quali sono i consumi, Gabriele?
Anche questo è un aspetto sul quale abbiamo lavorato molto. Per ridurre al massimo il costo energetico abbiamo scelto i sensori col minor consumo a parità di prestazioni. Attualmente si aggira intorno a un watt quando il dispositivo è attivo per effettuare le misurazioni, e se si dilazionano le varie attività si può scendere sotto il mezzo watt: un consumo bassissimo.
QuAir attivo negli spazi del Gruppo Optoi
C’è qualcosa da migliorare in QuAir? A tuo avviso c’è un aspetto che si potrebbe perfezionare ulteriormente?
Devo dire di no, sono molto soddisfatto di questo prodotto.
Ketty, i riscontri avuti finora sono positivi?
Sì, molto. E c’è interesse da parte di una serie di nuove realtà, per le quali stiamo realizzando delle demo in modo che possano provarlo.
UpSens inizialmente era un’azienda orientata al B2C, con prodotti altamente tecnologici pensati per il monitoraggio dei parametri della qualità dell’aria in ambienti indoor di piccole dimensioni: la casa, l’ufficio, lo studio. E ha iniziato in un momento in cui la sensibilità sul tema della qualità dell’aria indoor era meno sviluppata di adesso. Ora UpSens propone QuAir, una soluzione ancora più modulare e versatile, votata al B2B, progettata per poter monitorare spazi indoor molto più grandi. Secondo te è corretto definire QuAir l’orizzonte futuro di UpSens, Ketty?
Direi proprio di sì. Come abbiamo detto QuAir è altamente customizzabile: è sia un prodotto di per sé, nella sua declinazione di cubo da 6,5 cm per lato, sia una piattaforma tecnologica che ci permette di ridurre i tempi di sviluppo di una nuova versione di prodotto. Questo perché la gran parte di ciò che serve è già pronto, è il cuore tecnologico del nostro dispositivo; quindi dobbiamo solo customizzare l’ultimo miglio, diciamo, per adattarlo alle esigenze specifiche di ogni cliente.